Jupilò

RAFFINATE SINESTESIE

Jupilò rappresenta l'armonia tra contrasti apparenti e sintonie inaspettate. Un incrocio geografico e culturale che unisce Roma e Parigi, il boho-chic e la dolce vita, le tradizioni dei nasi francesi e i metodi della viticoltura.

Ma Jupilò è anche il riflesso delle memorie familiari che riecheggiano nel cuore di Lorenzo Zaccheo, fondatore del brand, un uomo capace di fondere la sensibilità di un sommelier, la razionalità di un principe del foro e l’impulsività di un pugile. La sua passione per l'estetica, semplice e esclusiva, è il filo conduttore che guida ogni aspetto del progetto.

L'approccio eclettico e perfezionista di Lorenzo si manifesta in un'accurata selezione delle essenze, delle simbologie e dei materiali pregiati che caratterizzano il packaging. Il risultato è uno stile minimalista, ma arricchito da dettagli di lusso.

Jupilò è la ricerca del "grande profumo", sviluppata in collaborazione con alcuni dei nasi più rinomati al mondo, come Vanina Muracciole, Arturetto Landi e Christian Carbonnel. Un processo catartico e metafisico, che nasce da un ricordo e dalla volontà di colmare distanze. Perché il profumo è un’essenza divina, e il suo ricordo può renderci eterni.

UN PERFETTO STILE ITALIANO

Il packaging è essenziale, ma allo stesso tempo sofisticato e ricercato, con linee geometriche e razionali che si sposano perfettamente con i tratti di lusso distintivi di Jupilò. Il tappo, realizzato in pregiato Zama, è il risultato di un progetto di un rinomato studio di architetti e designer italiani. La piramide a gradoni rovesciata richiama il metodo di classificazione delle miscele, mentre la versione presentata ad Esxence è interamente rivestita in oro.